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Ricamare a punto croce (seconda parte)

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Pubblicato da ladypatience

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Prima di iniziare l'articolo vero e proprio mi permetto una piccola divagazione.

Spero di non infrangere nessun regolamento dedicando questo articolo alla mia amatissima gatta Matisse, aveva 12 anni e una terribile malattia ha impedito che vivesse gli ultimi suoi anni con noi.

Lei era una esperta di punto croce e soprattutto cartonaggio, quando ricamavo indovinava sempre l'attimo in cui smettevo e arrivava a sdraiarsi sul telaio. Per il cartonaggio era ancora meglio ovunque fosse, appena appoggiavo il foglio di cartone sul tavolo per disegnare o tagliare, lei arrivava e si sistemava giusto in mezzo per controllare l'andamento dei lavori. Quei momenti mi mancheranno moltissimo! Andiamo avanti.

TELA

La tela per il ricamo a punto croce si può trovare quasi ovunque, dico quasi perchè io vivo vicino a Milano, con svariati centri commerciali nel raggio di pochi chilometri e tanti negozi di bricolage, ovunque mi giro trovo mercerie o simili. Mi rendo conto invece che altre persone possono avere difficoltà a trovare la tela. Viene venduta anche in Internet oppure tramite le riviste specializzate. Il problema è che l'ordine minimo è di un metro di stoffa che solitamente ha un'altezza di 130 / 170 cm e vi trovereste con una pezza enorme non sapendo se poi la userete tutta. In grossi centri specializzati ho trovato anche pezze di lino o tela Aida già tagliate in dimensioni più ridotte. Quando avrete trovato un negozio che vende l'occorrente per il punto croce dovrete scegliere tra:

  • tela Aida che si distingue per la trama con gli incroci ogni quattro fili saldati fra loro, tanto che l'aspetto è di una tela a quadretti;
  • lino o cotone a trama semplice, cioè i fili si incrociano uno per uno e sono abbastanza radi da poterli contare e separare facilmente;
  • tela Hardanger e canovacci che si potranno affrontare una volta acquisita una certa esperienza col ricamo.

Per i primi ricami è meglio partire con la tela Aida che si presenta con le tre misure classiche cioè 42 - 55 - 70, questi numeri indicano i punti che si possono eseguire in 10cm (42 = 42 punti in 10 cm. , 55 = 55 punti in 10 cm., 70 = 70 punti in 10 cm); quindi più il numero è alto e più è piccolo il quadretto. Nella tela Aida ogni quadretto equivale ad un punto.

Il lino o cotone, conosciuto anche come tela Emiane, si misura con il numero dei fili in ogni centimetro (di solito 10/11). Quindi se acquistate la tela Emiane 11 significa che in ogni centimetro ci sono 11 fili cioè 110 fili in 10 centimetri e, dato che sulla tela Emiane si ricama prendendo 2 fili per 2 fili di trama,ci saranno 55 punti in 10 cm. State tranquille è più semplice di quel che appare. Sia la tela Aida sia la tela emiane sono disponibili in tanti colori. Queste due tele sono assolutamente intercambiabili fra loro, se sulla rivista trovate un bellissimo ricamo eseguito su lino e non ve la sentite ancora di affrontarlo potete tranquillamente usare la tela Aida e viceversa quando avrete acquisito più esperienza.

COTONE

Il filato usato comunemente nel punto croce è il moulinè, si tratta di un filato composto da 6 fili separabili fra loro e si trova in matassine di moltissimi colori. Le sfumature di questo filato sono così tante che veramente si possono ricamare dei capolavori. Certamente quando trovate il negozio che vende la tela Aida avrà anche il cotone moulinè che acquisterete seguendo la legenda che trovate vicino allo schema da voi scelto.

AGHI E TELAIO

La caratteristica principale degli aghi per il punto croce è che non hanno la punta dato che la tela su cui devono lavorare è molto rada e non deve essere bucata. Ci sono diverse misure e all'inizio conviene avere una bustina con le misure miste poi ognuna deciderà se scegliere una misura grande o piccola, dipenderà dal modo di lavorare.

Il telaio, secondo me, è importantissimo. Tiene la tela ben tesa, mentre si lavora si vede tutto il resto del ricamo e si riesce a dare sempre la giusta tensione al filo: probabilmente lo avrete perlomeno visto tutte si tratta dei due cerchi concentrici classici, quello esterno ha una vite che consente di aprirlo e chiuderlo. Ne esistono di molte misure e io preferisco averlo sempre più grande del ricamo che devo eseguire (sempre che sia possibile) in modo da contenere tutto il ricamo nel telaio e non dover schiacciare il ricamo eseguito fra i due cerchi.

Per ora ho terminato di spiegare il materiale, la prossima volta qualche consiglio e qualche trucco.

A presto

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Commenti

  • ladypatience
    Me le vedo, Pina e Carlotta, mentre con delicatezza spingono le tue cose giù dal tavolo.....ma cosa vuoi far loro? sono così tenere!!
  • ladypatience
    Grazie Fede!!
  • Fede country
    Mi spiace per la tua gattina!!! Gli animali hanno più cuore di tante persone!!! Grazie per questo bel post!!! Molto utile Ciao Fede
  • Valentina Handmadesweetcreations
    Grazie Luisa, il tuo articolo è molto utile e dettagliato. Quest'estate i miei colori e pennelli erano il gioco di un dolcissimo gattino, ma con loro non si può che sorridere!
  • ladypatience
    Verissimo Valentina ! Grazie e ciao Luisa

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